mercoledì 22 agosto 2012

Come siamo fortunati noi cattolici!

 
Agosto è andato via portando con sé il sapore della festa dell’Assunta. Come per tutte le feste della Madonna mi rimane la sensazione di non averla festeggiata abbastanza, ma l’importante è che resti qualcosa che rinnovi la mia devozione. In questo periodo mi è chiara la considerazione di Maria come fonte della serenità. E’ giusto che vi siano rappresentazioni della Madonna addolorata mentre mi pare ridicolo e impossibile che ci sia una statua o un quadro della Madonna arrabbiata, amareggiata, indispettita. Guardare le vicende della vita come avrebbe fatto Maria mi è d’aiuto. Ultimamente quando avverto confusione o preoccupazione dentro di me chiamo interiormente: Maria! E mi pare che l’orizzonte si semplifichi e che si rinnovi lo spirito di servizio. La virtù della contentezza non è contemplata tra le virtù cardinali e tanto meno in quelle teologali ma le presuppone. Per essere contenti occorre essere umili. L’orgoglioso non è mai contento perché pensa di non aver ricevuto il giusto per il suo gran valore. Invece Maria accetta tutto e “medita nel suo cuore”. Anche in questo è maestra. Abitualmente dedico un certo tempo all’orazione mentale ma sento che anche per il resto della giornata devo meditare nel mio cuore e dare una prospettiva divina alle cose che sto facendo. Come siamo fortunati noi cattolici! Siamo sempre in famiglia: Dio lo chiamiamo Padre, Gesù amico e fratello, lo Spirito Santo l’intimo del mio intimo e Maria madre mia, tanto più accogliente quanto più sono piccolo.



mercoledì 15 agosto 2012

La cerimonia di apertura (e di chiusura) delle Olimpiadi ha lasciato una perplessità



“La Gran Bretagna sa da dove viene ma non sa dove va”: è il commento azzeccato di un giornale alla sontuosa cerimonia d’apertura delle Olimpiadi 2012. Lo spettacolo inaugurale ha messo in scena la storia dell’Inghilterra moderna: un gruppo di signori, in abito ottocentesco con cilindro, ha rappresentato i finanzieri e tecnici che hanno provocato la rivoluzione industriale. Minacciose ciminiere e un popolo malconcio (stile Dickens) in rivolta hanno ceduto il passo a successivi scenari di assistenza medica ai bambini con personaggi alla Mary Poppins. Ha colpito l’autoironia della Regina che ha acconsentito di apparire con James Bond (autoironia tipicamente inglese compatibile con il sottile disprezzo per chi inglese non è) ed è stato divertente Mr. Bean che sognava momenti di gloria, rievocando il noto film inglese. La conclusione è stata una gran cantata in discoteca. Francamente un po’ poco per una nazione che ancora pretende di pilotare i destini del mondo.
Al giorno d’oggi è accaduto che quei signori in cilindro, per il desiderio di guadagno a tutti i costi, hanno provocato una crisi finanziaria che si abbatte ora sotto forma di speculazione sul nostro Paese. E’ ora che i cattolici costituiscano una società ispirata al messaggio di Gesù, che rispetti la persona e persegua il bene comune; dove il profitto non riduca in miseria nessuno e sia riconosciuto il ruolo essenziale della solidarietà. C’è bisogno di professionisti cattolici intraprendenti. Non occorrono cilindri occorrono santi.