lunedì 31 marzo 2014

E' tempo di GMG non di Woodstock


Sono tornato ad occuparmi della formazione alla fede per studenti universitari e liceali: attività che ho sempre tenuto d’occhio ma che mi ha visto particolarmente impegnato negli anni ’70. Noto una differenza fra i giovani d’allora e quelli di adesso. In quegli anni lontani (e ancora così vicini) per i giovani vigeva l’obbligo di contestare il mondo degli adulti: non era ammissibile che un adulto dicesse qualcosa e un giovane in qualche modo non lo contestasse. C’era un clima di rinnovamento generale. Il mondo del passato andava superato e la fantasia doveva andare al potere. C’era quasi una lotta di classe fra giovani e adulti. Per far passare il messaggio cristiano bisognava metterne in luce il lato perennemente rivoluzionario. Oggi no. I giovani sono in continua richiesta di una guida da parte degli adulti o, meglio, sono alla ricerca di adulti che abbiano qualcosa da insegnare. Nel film La notte prima degli esami (2006) il professore rivela all’allievo la sua nostalgia di Woodstock (1969) e gli chiede un po’ di droga. E’ la scena più schifosa vista negli ultimi anni. Il professore ha un’autorità di facciata ma è più sbandato dell’allievo. E’ il tradimento del padre. Oggi non ci sono più le Woodstock ma le Giornate Mondiali della Gioventù con adunate più numerose degli hippies di allora. Ora non ci sono difficoltà pregiudiziali per avviare i giovani alla fede. I ragazzi chiedono solo un esempio e una testimonianza. Devo solo non deluderli e dedicarmi davvero a loro… 



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