venerdì 5 giugno 2015

Perché siete timidi?

“Quid timidi estis?” dice Gesù agli Apostoli mentre infuria la tempesta. In italiano la frase è resa: “perché avete paura”? (Mt 8,25). A me piace riflettere sulla parola latina originaria “timidi”, identica in italiano. Sembra che i cristiani europei siano timidi davanti alle enormità della cultura dominante. Il voto in Irlanda a favore del matrimonio gay è sembrato l’ennesimo pugno che lascia imbambolato il cattolico occidentale. Gesù dice “Io sono la verità” e oggi non si sopporta l’idea che esista la verità, proprio come Pilato. Invece Dio ci ha mostrato la verità, che è l’unica che non produce gli orrori delle ideologie: dalla ghigliottina ai campi di concentramento e agli aborti facili. Quelle sono le verità da temere e sono le stesse verità che animano oggi la cultura laicista. I cattolici non devono avere timore di affermare che l’incarnazione di Cristo non è stata inutile, e che Dio ha voluto rivelarsi in Gesù in modo definitivo. L’evangelizzazione dei popoli non è stata un sopruso ma una liberazione che ha valorizzato le culture delle nazioni. Il Dio dei cristiani è un dio che è già presente in tutte le religioni in qualche modo, come hanno sostenuto i Padri della Chiesa fino all’ultimo concilio (Nostra aetate). Il cristiano non può brandire come una spada la sua verità perché non la possiede, non l’ha creata lui e deve nutrirsene umilmente. Il cristiano ha il diritto-dovere di evangelizzare il mondo, senza paura. Non siamo timidi, siamo in missione per conto di Dio.

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