martedì 2 febbraio 2016

Zanda ritiene sgradevole lo slogan "ce ne ricorderemo". Ce ne ricorderemo

 
Luigi Zanda è una persona rispettabile ma uno scivolone l’ha fatto (sempre se il Corriere di oggi 2 febbraio ha riferito la verità) nel dichiarare a proposito del Family Day: “Ho trovato decisamente sgradevoli slogan del tipo “ce ne ricorderemo”.
Ricordiamo a lui alcuni fatti:
  1. Gli ultimi tre governi: Monti, Letta, Renzi non sono stati votati dagli italiani. Il “popolo” non ha potuto esprimersi.
  2. I partiti ormai decidono loro  i candidati alle elezioni. La gente deve scegliere fra i partiti ma non può decidere chi mandare in Parlamento. Altra mancanza di rappresentanza.
  3. La famiglia in Italia è trascurata dai governi e dalle istituzioni. Soltanto la regione Lombardia ha fatto qualcosa in proposito. Per il resto siamo gli ultimi in Europa sotto quest’aspetto. Ma nessuno lo dice.
  4. Diversi senatori hanno pubblicamente lamentato che il ddl Cirinnà sia stato portato affrettatamente in aula per la votazione senza l’esame adeguato della Commissione Giustizia del Senato. E’ un procedimento democratico questo?

Caro Zanda non trova legittimo che una rappresentanza delle famiglie cerchi di pesare sulle scelte dei governi e del Parlamento? E’ sgradevole ricordare che è rimasto a loro soltanto lo strumento disatteso che è il voto? Siamo forse diventati un’oligarchia ammantata malamente di democrazia?


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