venerdì 28 ottobre 2016

Diffondere la fede


Avvicinarsi alla fede porta con sé il desiderio di diffonderla. Mi ricordo lo zelo di Leonardo Mondadori, una volta convertito. Desiderava avvicinare a Dio tutti i suoi amici e chiedeva collaborazione per questo. Anche per me il recupero della fede significò un impegno nel comunicarla agli altri, ma come? Ecco il punto che valse la pena chiarire. Quando trovo un ristorante dove si mangia bene e si paga poco, lo consiglio agli amici, e così per uno sport o una buona cura. Ma la fede non si può trasmettere soltanto così. Indubbiamente anche così: niente come l'esperienza diretta è convincente. Raccontare a un amico come la mia vita è cambiata da quando frequento Gesù è un ottimo punto d'inizio. Potrei dire che questo è l'apostolato della confidenza, ma non basta. Occorre voler bene, l'amicizia. Da principio non l'avevo capito a fondo. Pensavo che bastasse la cordialità. Conoscendo meglio San Josemaría mi son man mano reso conto che era una persona che sapeva voler bene. Era lanciato amorevolmente verso tutti e sapeva servire le persone che stavano con lui trasmettendo un clima di allegria. Capii chiaramente che occorreva impegnare il cuore e la testa per i miei amici, fino a che arrivai all'idea chiara: occorre morire per loro come Gesù è morto per me. E' un bel concetto ma praticarlo è un'avventura unica. Il marito per la moglie ("sposala e muori per lei", direbbe Costanza Miriano), la madre per i figli, io per i miei amici: è lo stile di Gesù. Chi porta con sé Gesù si da da mangiare.

domenica 23 ottobre 2016

Quanto pesa la corruzione?


Quanto pesa la corruzione? "Pesa di più la paura della corruzione" sono parole di Gianfelice Rocca presidente di Assolombarda (Corriere del 3 0ttobre). Se si reagisce al pericolo "con la burocratizzazione e il congelamento, sei morto". Parole di una verità lampante. La stagione delle cosiddette "Mani pulite" ha segnato il primo arresto dell'economia italiana nel '92. Dopo l'entusiasmo iniziale ci si è accorti che che la pulizia senza criterio può portare alla sterilizzazione e alla morte. "La ricostruzione della fiducia reciproca - ha continuato Rocca - è fondamentale perché la fiducia reciproca non è un fattore aggiunto, è un moltiplicatore dello sviluppo". Tutta l'economia occidentale è nata ed è prosperata sulla fiducia. L'economia è il riflesso della cultura di un popolo e le radici cristiane ne hanno consentito lo sviluppo. "La nostra autorappresentazione così negativa, invece, ci danneggia molto", afferma Rocca ben a ragione. L'abitudine dell'autodenigrazione  avvelena il clima sociale. Denunciare i privilegi della "casta" provoca un populismo deleterio. Ben venga la libertà di stampa intesa anche come controllo del modo con cui viene esercitato il potere; ma non si rende un servizio al Paese creando un clima di denuncia continua e di rappresentazione di un mondo in cui la malvagità domina. La concorrenza fra i mezzi di comunicazione accentua questo fenomeno, ostentando crimini sempre più eclatanti. Occorre un aumento del senso di responsabilità da parte dei comunicatori.

domenica 2 ottobre 2016

Organizzarsi in comunità


"Se il vostro collega chiede aiuto date la risposta sbagliata perché è un avversario". Questo è il consiglio di un professore dell'università di Harvard a un gruppo di partecipanti al test d'ingresso. Se da una parte dobbiamo ringraziare la Provvidenza di vivere in un'epoca relativamente civile, d'altra parte dobbiamo riconoscere che esiste un virus che contamina la cultura dominante che è il principio "homo homini lupus" (frase di Plauto: l'uomo è un lupo per l'uomo) che il filosofo inglese Thomas Hobbes adottò per descrivere lo stato di natura. Questo principio continua a pervadere lo stile anglosassone dei paesi che, avendo vinto la seconda guerra mondiale, dominano il mondo occidentale. Il mito dell'individualismo porta alla desertificazione dei rapporti sociali ed è utile a chi comanda perché se le società non sono organizzate in comunità diventano facilmente governabili. Il capitalismo senza regole può essere peggiore dello statalismo socialista che annullava il valore della persona e spegneva lo spirito d'iniziativa. E' un principio bene espresso da Giovanni Paolo II nell'enciclica Centesimus Annus. In Svezia i comuni hanno un servizio speciale per il recupero degli anziani che muoiono in casa da soli senza che nessuno se ne accorga. Partecipare alla vita delle associazioni, creare corpi intermedi è la via giusta così come la condivisione delle responsabilità. In Germania ha dato buoni risultati la partecipazione dei rappresentanti dei lavoratori ai consigli d'amministrazione.